Il Ponte tibetano più lungo del mondo

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Il Ponte tibetano più lungo del mondo

Alla fine di luglio a Castelsaraceno, il borgo a forma di cuore nell’entroterra della Basilicata, è stato inaugurato il ponte tibetano più lungo del mondo.

Con i suoi 586 metri di lunghezza è pronto a regalare, a 80 metri dal suolo, un’esperienza unica a tutti gli amanti delle attività all’aria aperta, che siano coppie o famiglie con bambini.

Prima di prenotare, considera le limitazioni d'accesso

Non è previsto un limite massimo d’età, ma è importante ricordare che gli animali e tutte le persone con statura inferiore ai 120 cm non possono accedere al ponte. Quindi prima di acquistare il biglietto (25 euro con prenotazione online e 30 con prenotazione offline in biglietteria) assicuratevi che i vostri bambini siano abbastanza alti e di aver trovato un luogo sicuro dove lasciare i vostri amici a quattro zampe (non potranno rimanere incustoditi in loco).

Percorrere il ponte tibetano più lungo del mondo

Presso l’ingresso al ponte si viene accolti e vestiti con l’apposita imbragatura di sicurezza dal personale tecnico. Si viene poi assicurati all’apposita linea vita di sicurezza e istruiti sulle regole di comportamento da osservare sul ponte. 

Bisogna assolutamente evitare la caduta accidentale, o intenzionale, di oggetti, per proteggere la vita di chiunque si ritrovi, per un motivo o per l’altro, a transitare sotto il ponte. Per questo oggetti come le chiavi dell’auto, portafogli, smartphone e monete devono obbligatoriamente essere posti in zaini o tracolle oppure tenuti in tasche con chiusura. Cellulari e apparecchi fotografici devono essere usati, quindi, con la massima attenzione.

Il ponte si percorre a senso unico, in fila indiana, senza la possibilità di superare o di staccarsi dalla linea di sicurezza.

Osservando tutte le regole, in un’ora percorrerete il ponte tibetano più lungo del mondo, ammirando il canyon del Racanello, attraversato in senso longitudinale, in un contesto paesaggistico a dir poco suggestivo.

Prezzi e orari per attraversare il ponte

L’accesso al ponte tibetano di Matera è completamente gratuito e viene assicurato tutti i giorni dalle 9:00 alle 11:00 e dalle 17:30 alle 19:00.  Nell’ultimo periodo però, causa Covid, il numero degli accessi è limitato, per questo si consiglia di prenotare la propria visita online su pontetibetanomatera.it/prenotazioni/.

Cosa fare alla fine

In prossimità dell’uscita si è accolti dal personale e solo allora verrà effettuato lo sgancio dalla linea vita. Una volta superato il tornello d’uscita, un ampio sentiero sterrato conduce nuovamente al punto di partenza, offrendo così un’incredibile vista laterale del ponte. Insomma, è giusto godersi lo spettacolo del ponte tibetano più lungo del mondo appena percorso, no?

Matera di giorno

Un altro ponte tibetano in Basilicata

Non tutti ne sono a conoscenza, ed è un vero peccato, ma a Matera nel 2015 è stato inaugurato quello che sembra un vero e proprio ponte tibetano e oggi è una tappa imprescindibile per i turisti interessati alla città lucana. 

Realizzato in legno e acciaio, il ponte non è certo lungo come quello di Castelsaraceno, ma collega i Sassi al bel Parco della Murgia Materana, passando sopra la gravina di Matera.

Il trekking non è mai stato tanto allettante

Non serve essere degli escursionisti esperti per intraprendere il sentiero 406, quello di cui fa parte il ponte tibetano. Questa può essere una gita da fare con gli amici o, perché no, anche con tutta la famiglia: il percorso non è molto difficile e dura circa quattro ore, anche meno se si procede spediti. Si parte da Porta Pistola, una piazza nei Sassi, si supera il torrente Gravina sospesi sul ponte e si raggiunge l’aria di Murgia Timone, nel parco Murgia. 

E una volta nel parco? Si può godere dell’incredibile vista della città dei Sassi e, se si vuole, visitare alcune chiese rupestri.

Che attrezzatura utilizzare

La sicurezza degli escursionisti è al primo posto, per questo l’attraversamento è consentito soltanto a chi provvisto della giusta attrezzatura. Niente paura, sono necessarie solamente delle scarpe da trekking e si raccomandano anche pantaloni lunghi, crema solare, antizanzare, cappellino e abbigliamento a strati.

Attenzione! Il ponte è percorribile solo dai Sassi verso la Murgia. Dal centro visite del parco di Jazzo Gattini a Murgia Timone è possibile tornare a Matera prendendo un taxi o con la Linea Murgia del trasporto pubblico della città.

Cosa dicono dei ponti tibetani della Basilicata

Il Ponte Tibetano più lungo del mondo su Tripadvisor

Tengo a precisare prima sul personale, impeccabile, disponibile, cortese e preparato!
Complimenti a loro.
Ponte sospeso, non adatto per chi soffre di vertigini molto aperto il tutto in piena sicurezza.
Bellissima passeggiata sospesi in una vallata mozzafiato. Consiglio di scendere giù per il sentiero che porta ad un vecchio mulino dove vi è la presenza di un altro ponte per foto ricordo altrettante belle. Periodo meno affollato altamente consigliato per godersi al meglio il ponte ed avere modo di fare più foto possibili.”

Ponte di Matera su Tripadvisor

Impossibile visitare Matera senza esplorare la murgia che la circonda! Il ponte tibetano collega i due versanti, per arrivarci il percorso è in discesa e molto impervio, non ci sono protezioni ai margini ed è pieno di rocce sporgenti, necessaria molta attenzione, scarpe da trekking e acqua fresca. Se lo fate in piena estate portatevi anche un cappellino e scegliete orari più freschi come il primo mattino. Il ponte è piuttosto sicuro e dotato di rete ai lati, praticabile da tutti, è il percorso per arrivarci che richiede un minimo di agilità. Non perdetevi questi panorami mozzafiato se siete a Matera!

Bellissima escursione.
Noi siamo scesi e poi risaliti dal centro di Matera passando dal ponte tibetano (anche se non è davvero un ponte tibetano, per fortuna avendo bambini).
Necessario almeno un paio di scarpe da ginnastica con un po’ di suola scolpita. Meglio scarpe da trekking.
Ho visto gente in sandali, ed a parte la fatica, hanno visto praticamente solo i loro piedi intente a non scivolare ad ogni passo.
Il sentiero è su una parete molto ripida, quindi occhio ai bambini.
Necessaria acqua ed un cappello nei giorni di sole.
Tra discesa e risalita al belvedere e viceversa, un paio d’ore più sosta.

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